FILM


MALCOLM X


REGISTA: Spike Lee

CAST: Denzel Washington, Al Freeman jr., Spike Lee, Angela Bassett, Kate Vernon, Delroy Lindo, Albert Hall, Teresa Handle, George, Lee Miles, Lonette McKee, Tommy Hollis.

ANNO DI PRODUZIONE:?

GENERE:?

DURATA:?

PRODUZIONE:?

DISTRIBUZIONE:?

Presentazione

Santo e diavolo. Angelo che non ha pace per un popolo che pace non ne ha mai avuta. Questo è Malcolm Little, un afroamericano (come a lui piaceva definirsi), che ebbe un'infanzia infelice e che in seguito divenne ladro, sfruttatore, spacciatore e quindi fu messo in carcere. Ma il verbo del musulmano nero Elijah Muhammad gli apre gli occhi …è il momento X, quando Malcolm diventa paladino dei diritti dei neri.
Domenica di febbraio. Audubon Ballroom. Venti proiettili. Per Malcolm è la fine, ma la sua voce si sente ancora.
Spike Lee, il più grande regista di colore della storia del cinema, apre il suo lungometraggio con il pestaggio di Rodney King con in sottofondo uno tra i discorsi più importanti di Malcolm X (il famoso "Sulla storia degli afroamericani") e chiude con una serie di spezzoni che riprendono il grande eroe nero sovrastati dall'orazione funebre di Ossie Davis e infine un discorso di Nelson Mandela.
Questo film è tratto dall'appassionante biografia di un uomo straordinario, che nessuno puo` permettersi di dimenticare…

Trama

"Malcolm X" è un film biografico basato, come si deduce dal titolo, sulla vita di questo grande afroamericano che desiderava la liberazione del suo popolo dall'oppressione dei bianchi. Malcolm pero` non è sempre stato un uomo che si batteva per i diritti della sua gente…
Nacque il 19 maggio 1925 ad Omaha in Nebraska. Sua madre, Louise Little, era una donna piena di rabbia verso i bianchi a causa dello stupro subito da sua madre che poi la mise al mondo, mentre suo padre, Earl Little, era un pastore battista che tentava di far prendere coscienza alla società nera e di farla reagire contro il sistema (anche se tutto questo fu fatto in maniera molto meno evidente di quanto non fece in seguito Malcolm).
Per colpa delle sue ideologie, che all'epoca erano quasi impensabili, Earl si fece nemica la società bianca e nel 1931 fu assassinato dai membri del Ku Klux Klan. Malcolm già lavorava come lustrascarpe e frequentava le scuole elementari, ma, tre anni dopo la morte di suo padre, lo stato decise che Louise Little non sarebbe riuscita a provvedere alla sua famiglia, sicché i suoi otto figli vennero affidati ad alcune famiglie in giro per l'America. Malcolm frequentava solo le scuole secondarie e aveva ottimi voti quando, per la prima volta, si rese conto di essere un "negro". Il suo sogno, infatti, era di diventare avvocato (e con i voti che era riuscito ad ottenere non sarebbe stato difficile per lui continuare gli studi), ma il suo professore d'inglese Ostrowski gli fece intendere che quello era un lavoro per soli bianchi mentre lui poteva fare il falegname che era comunque un lavoro da stimare visto che lo faceva anche il padre di Gesù.
A questo punto Malcolm abbandona la scuola e comincia la sua vita da "negro". Impara a vivere come fanno tutti gli altri afroamericani dei suoi tempi e con questo intendo che tenta di assomigliare il più possibile all'uomo bianco (ad esempio si stira i capelli). Malcolm in questo periodo ha una ragazza della sua stessa razza (Laura), ma la voglia di avere nuove avventure è tanta e finisce per innamorarsi di Sophia, una ragazza bianca. Intanto Malcolm trova lavoro come cameriere su un treno, ma lo lascia subito appena arrivato a New York. Qui incontra Archie (un malavitoso di harlem) che lo intravede in un bar e scorge in lui un suo nuovo possibile "aiutante"…
Malcolm fa l'allibratore di scommesse clandestine e comincia a drogarsi e a sniffare cocaina. Le cose dal suo punto di vista andavano bene finché, per colpa di uno stupido litigio con Archie basato su una scommessa, dovette scappare da Harlem e trasferirsi a Boston con Sophia e il suo amico d'infanzia Shorty. Qui Malcolm e gli altri, con l'aiuto di un malavitoso della zona che poi li tradirà, preparano una rapina nella casa di un ricco anziano, ma la polizia li scopre e li arresta e Malcolm è costretto a scontare otto anni di prigione. In carcere incontra Baines che sta scontando a sua volta una pena e che lo porta a conoscenza della setta dei Black Muslims e della religione musulmana. Malcolm, all'inizio diffidente, capisce che la libertà del popolo nero predicata da Elijah Muhammad, capo della setta, è importante per tutti gli afroamericani e studia il Corano. Nel frattempo scrive lettere al molto onorevole Muhammad e discute con il cappellano Gill della parità tra neri e bianchi prendendo in considerazione anche la Bibbia. Uscito dal carcere viene subito accolto benevolmente dai Black Muslims e diventa predicatore.
Da qui in poi comincia la carriera di predicatore e grande sostenitore dei diritti dei neri di Malcolm Little che adotta, al posto del cognome, la lettera X (che in matematica rappresenta l'incognita) non conoscendo il suo nome da uomo libero ed essendo "Little" un nome datogli dagli schiavisti nel momento in cui i suoi avi furono portati in America. Le sue predicazioni si spargevano per tutti gli Stati Uniti specialmente dal momento in cui ad un suo collega, arrestato e picchiato a causa del suo predicare, non furono date le cure mediche necessarie. Malcolm diresse i Black Muslims che si trovavano nel Tempio in cui aveva appena finito un discorso verso la stazione di polizia, chiese di vedere il ferito e di portarlo in ospedale, altrimenti i suoi "fratelli neri" avrebbero continuato a protestare davanti ai loro uffici. La sua fama cresceva a tal punto che poco ci mancava a superare quella del molto onorevole Elijah Muhammad; ormai la sua autonomia al Tempio numero 7 era cosa vecchia e fonda altri Templi e anche un giornale (il "Muhammad Speaks") il cui direttore sarà Baines. In questo periodo Malcolm X conosce sorella Betty, un'insegnante in una scuola dei Black Muslims, se ne innamora e si sposano.
I rapporti tra Malcolm e i Black Muslims andavano lacerandosi per colpa della sua fama e la gelosia dei predicatori più importanti portarono anche Muhammad a pensare di disfarsi di lui o comunque di metterlo a tacere.
Il 22 novembre 1963 viene ucciso John F. Kennedy e Malcolm X commenta la sua morte dicendo "Chi la fa l'aspetti" commentando le sue decisioni politico-sociali che voleva apportare al Paese. Questa dichiarazione porta i Black Muslims a dissociarsi completamente da lui e Muhammad lo sospende per tre mesi. Comincia allora una campagna di diffamazione verso Malcolm che si stacca completamente dalla sua setta e che comincia a predicare per conto suo con pochi amici fidati. Rinnega gli ideali di Elijah dicendo che se si voleva una comunità nera unita bisognava fondarla non sulla gelosia, ma sul bene reciproco, non sulla falsità, ma sulla verità e non solo su una religione (quella musulmana), ma anche sulle altre. La questione della falsità era data dal fatto che, grazie a sua moglie, Malcolm venne a conoscenza che le voci sul fatto che Muhammad aveva due mogli segrete e cinque figli anch'essi tenuti nascosti erano vere (tutto questo successe prima della rottura coi Black Muslims).
Malcolm che si trova ormai isolato non si arrende e continua a predicare anche se la sua situazione familiare non è delle più felici visto che Betty è stanca di non vederlo mai e lo accusa di non preoccuparsi di lei e dei loro due figli. Non solo continua a predicare, ma intraprende anche dei viaggi nei paesi arabi, Africa ed Europa e arriva anche a La Mecca dove prende il nome di El-Haji Malik El-Shaban. Durante i suoi viaggi viene seguito dalla FBI e la sua ex-setta minaccia lui e la sua famiglia. Al ritorno negli USA viene accusato delle rivolte che si susseguono nei ghetti, ma lui non risponde alle accuse. Le minacce si fanno sempre più pesanti e durante una notte alcuni membri dei Black Muslims attentano alla sua vita per la seconda volta (dopo aver tentato di sabotargli l'automobile in modo che esplodesse) buttandogli in casa delle bombe incendiarie. Malcolm decide di far controllare la sua famiglia da alcuni amici, mentre lui avrebbe passato la notte in albergo. La settimana dopo X tiene un discorso alla Audubon Ballroom di Harlem (NYC) durante il quale avrebbe dovuto presentare il "Programma fondamentale dell'Organizzazione per l'unità afroamericana", ma questo non era ancora pronto. I suoi collaboratori quel giorno gli chiesero se dovevano controllare le persone che entravano in sala per assicurarsi che non succedesse niente, ma lui rispose che non era necessario e quindi di lasciare stare anche se sapeva benissimo che avrebbe rischiato la vita. Poco dopo Malcolm fu presentato e comincio` a parlare, ma, ad un certo punto, un uomo si alzo` dal fondo della sala dicendo: "Lasciami stare la tasca, perché mi stai guardando in tasca, leva le tue mani da là". Altri uomini seduti più avanti estrassero fucili e pistole e spararono a Malcolm.
Il film si chiude con alcune immagini reali di Malcolm X e con l'orazione funebre di Ossie Davis e un discorso di Nelson Mandela.

Personaggi


Giudizio

Il mio giudizio sul film non potrebbe essere che ottimo visto che l'ho scelto. Bisogna far notare la bravura di Spike Lee (nell'apertura e nella chiusura del film) che ha utilizzato immagini storiche importanti tratte da servizi giornalistici. Inoltre considero questo film come il migliore fatto finora dall'attore Denzel Washington che ha saputo coprire in maniera eccellente la parte del protagonista anche imitando il modo veloce e schietto in cui parlava Malcolm X e la sua forza di volontà e il suo coraggio. Le ambientazioni sono molto curate e i costumi degli attori riportano le abitudini di vestirsi della gente di quegli anni. Il film è lungo ma piacevole e nella prima parte, quando Malcolm X non è ancora stato messo in carcere, il regista, in alcuni spezzoni, ha saputo renderlo piuttosto divertente. L'unica parte poco chiara è il passaggio tra la piena approvazione dei membri della setta dei Black Muslims per Malcolm X e la seguente disapprovazione data dalla gelosia provata verso il protagonista. Nel complesso comunque il lungometraggio trattato è molto bello e interessante sotto tutti i punti di vista.
Si consiglia la visione.

Autore

Luca Pancani